Alucard | |
Età | 568 (Debutto) 599 (Time skip) |
Sesso | Maschio |
Specie | Vampiro |
Affiliazioni | Organizzazione Hellsing Regina d'Inghilterra |
Alias | Vlad Dracula III di Valacchia Sua Oscurità Re Immortale Colui che non teme nulla Dio dei vampiri (dopo aver acquisito l'onnipresenza, l'onniveggenza e l'onniscenza) |
Abilità | Forza sovrumana Rigenerazione molto elevata Velocità sovrumana Teletrasporto Telepatia Ipnosi Onnipresenza (con l'assorbimento di Schrödinger) Onniveggenza (dopo aver assorbito ciò che restava di Andersen) Onniscienza (dopo aver assorbito tutti i poteri di Incognito) |
Prima Apparizione (Manga) | Hellsing: Volume 1 |
Prima Apparizione (Anime) | Episodio 1 |
Prima Apparizione (OAV) | Hellsing: Ultimate OAV I |
Doppiatore italiano | Roberto Pedicini (OVA) Lorenzo Scattorin (anime) |
Seiyū | Nakata Jouji |
Doppiatore inglese | Crispin Freeman |
Alucard (アーカード, Akādō), conosciuto anche come Dracula, è il protagonista principale della serie manga e anime di Hellsing. È l'asso nella manica dell'Organizzazione Hellsing, nonché il più potente vampiro dell'intero universo narrativo. Un tempo era il leader della Fratellanza del Vuoto.
Indice
Aspetto[]
Come per ogni vampiro, l'invecchiamento di Alucard si è fermato quando è divenuto una creatura della notte, ossia secoli fa. Egli appare come un uomo di età compresa attorno ai 30 anni. Possiede dei capelli corvini e la loro lunghezza dipende dagli stati di rilascio del suo potereOVAo che in certe occasioni possono arrivare fino al ginocchio. I suoi occhi sono di colore rosso sangue, e diventano brillanti ogni volta che si infuria. L'abbigliamento tipico di Alucard consiste in un abito di colore rosso fuoco, un paio di stivali in pelle nera da equitazione, una cravatta rossa annodata a fiocco e sopra un cappotto rosso (simile agli spolverini comunemente associati alla figura del cowboy) con mantella (nel primo volume del manga era un full-lenght trench). Porta inoltre un cappello rosso fedora a tesa larga un po' afflosciata e un paio di occhiali da sole circolari di colore arancio. I suoi guanti hanno ognuno sopra disegnato un pentacolo, atti a limitare i suoi poteri. Inoltre il suo intero abbigliamento è parte della sua forma fisica, in quanto, quando Alexander Anderson gli taglia le braccia ed oltre a queste si rigenerano anche le maniche.
Personalità[]
Combatte sempre con estrema ferocia e crudeltà, sebbene l'istinto di uccidere lo colga specialmente dopo che il suo nemico è stato sconfitto e umiliato. Nonostante la sua natura sadica e priva di scrupoli, però, sembra aver conservato ancora un brandello di umanità, in quanto è ancora in grado di versare lacrime. La sua natura immortale ed essenzialmente invincibile lo ha reso egoista ed arrogante. Nel corso del combattimento schernisce spesso gli avversari, sminuendoli e poi consentendo loro di infliggergli mortali ferite prima di rigenerarsi e contrattaccare. Solitamente si fa fare a brandelli, per poi semplicemente tornare alla sua forma originaria come se niente fosse. Quando deve sconfiggere il suo nemico, si può dire che lo neutralizzi completamente, sia mentalmente che fisicamente. Nonostante i suoi poteri, però, Alucard può comunque essere preso alla sprovvista, solitamente a causa dell'arroganza; un esempio è quando, nel volume 1, mentre affronta Alexander Anderson per la prima volta, è rimasto sorpreso quando ha constatato che non bastava un solo proiettile per uccidere il prete rigeneratore. È poi rimasto alquanto deluso quando ha realizzato che Luke Valentine non era avversario degno di lui come pensava all'inizio del loro scontro. È alla continua ricerca di un degno avversario, mentre nel manga dichiara di voler trovare qualcuno, un essere umano, con sufficiente forza di volontà da distruggere persino lui. Alucard esprime più volte la sua convinzione che "Solo gli esseri umani possono uccidere i mostri". Ciò implicherebbe che, secondo lui, solo chi mantiene la propria umanità è in grado di liberare il mondo dai mostri senza divenire uno di essi.
Sotto la sua apparenza presuntuosa e il suo atteggiamento arrogante, Alucard sembra profondamente triste e invidioso degli esseri umani, in quanto possono morire, al contrario di lui. Si rammarica di essere diventato un mostro immortale e prova grande rispetto nei confronti degli umani che hanno la forza di volontà per sopportare la vecchiaia e la morte. Si infuria quando, nel volume 8, Anderson si conficca nel petto il chiodo di Elena, ripetendo lo stesso errore da lui compiuto. Sostiene inoltre che il vecchio corpo di Walter fosse "un trilione di volte più bello" rispetto a quello giovanile della sua forma vampiresca.
In più di un'occasione ha mostrato un certo rispetto per degli umani che hanno dimostrato il coraggio, come i membri dell'Iscariota che hanno combattuto per permettere a Padre Anderson di raggiungerlo durante la battaglia finale. Trova poi disgustosi e patetici i vampiri che cacciano senza un vero scopo.
Nonostante quanto detto finora, però, non è totalmente contrario all'immortalità: anzi, la definisce come qualcosa da guadagnare. Probabilmente considera il suo essere diventato vampiro come una "fuga" dall'umanità.
Aspetto importante della personalità di Alucard è anche il suo rapporto con Dio. Quando era umano, combatté contro i turchi musulmani per diffondere il cristianesimo. Riteneva che le parole da sole non bastassero e che come "preghiera" fosse necessario compiere atti che attirassero l'attenzione di Dio, senza chiedere favori. Credeva che se lui e i suoi uomini avessero combattuto e si fossero sacrificati abbastanza, prima o poi Dio stesso sarebbe intervenuto in loro aiuto. Quando perse la guerra e venne fatto prigioniero, però, si rese conto di aver fallito nel suo intento; sentendosi abbandonato da Dio, decise di abbandonarlo a propria volta.
Relazioni[]
Arthur Hellsing[]
Era il padrone di Alucard precedente ad Integra. Non si sa nulla circa il rapporto che li legasse, sebbene sia possibile che Alucard lo rispettasse.
Seras Victoria[]
Con Seras, Alucard instaura un rapporto "maestro-allieva", divenendo il suo mentore. Egli afferma, conversando con Walter, di non sapere di preciso nemmeno lui la ragione per cui ha trasformato la ragazza in un vampiro, attribuendo la decisione forse a un capriccio o al fatto di essere rimasto ammirato dalla voglia di vivere che Seras continuava a dimostrare anche dopo aver assistito agli eventi infernali di Cheddar.
L'affetto che lega i due potrebbe essere simile a quello tra un padre e sua figlia, in quanto anche Hirano, in un'intervista, ha affermato che i loro sentimenti reciproci sono più vicini a un legame famigliare piuttosto che a un innamoramento. Alle volte Seras sembra essere nervosa o a disagio vicino ad Alucard, per via del fatto che nei suoi primi tempi di vita sovrannaturale il suo maestro la rimprovera di essere un vampiro patetico.
Inizialmente Alucard non chiama quasi mai Seras con il suo vero nome, bensì con soprannomi come "Poliziotta" (nell'anime) o "Agente" (nel manga e negli OAV), in dimostrazione che la ragazza non è ancora riuscita a guadagnarsi il suo rispetto. Solo verso la fine, dopo che Seras è diventata un vampiro autentico, Alucard la chiama orgogliosamente con il suo nome proprio, indicando la raggiunta maturità della giovane.
Integra Hellsing[]
Alucard è molto devoto verso Integra, e nei suoi confronti instaura un forte rapporto "servo-padrona". Nella serie televisiva, prima di mettersi al suo servizio, Alucard offre alla giovane Integra la possibilità di diventare un vampiro, e solo al suo netto rifiuto egli la riconosce come degna successore di suo padre e sua nuova padrona.
Nel corso degli anni Alucard ha aiutato la donna a maturare come leader, e la relazione tra i due è diventata ancora più stretta. Integra è l'unica persona alla quale Alucard obbedisce, e una delle poche ad essere da lui rispettate, anche per via del suo forte carattere. Nella serie anime, Alucard diventa estremamente rabbioso quando Incognito allude al fatto che Integra sia morta (cosa non vera, ma che se non fosse stato per il successivo intervento del vampiro sarebbe avvenuta). Nel volume 2, invece, quando Enrico Maxwell apostrofa la sua padrona come "scrofa", Alucard minaccia di uccidere il vescovo, sebbene in seguito la sua attenzione venga attirata dall'arrivo di Alexander Anderson e non porti dunque a compimento il suo proposito.
In segno del forte rispetto che intercorre tra i due, nell'ultimo arco narrativo del manga Alucard inizierà a chiamare Integra "Contessa", designandola in pratica come sua pari.
Walter C. Dornez[]
Durante la seconda guerra mondiale, quando Walter era ancora giovane, tra i due si era sviluppata una certa rivalità, probabilmente dovuta anche a un senso di inferiorità provato da Walter nei confronti del vampiro. Nel corso degli anni sembra però che tra i due sia sorta una specie di amicizia, dato che alle volte si mettono anche a conversare amichevolmente di argomenti di un certo rilievo. Quando però Walter si rivela come traditore al soldo del Millennium, Alucard non dimostra esitazione né rimorso a mettersi contro il maggiordomo per annientarlo.
Regina d'Inghilterra[]
Alucard e la Regina si sono conosciuti più di 50 anni fa, e durante il loro incontro avvenuto a seguito del ritorno del vampiro dal suo viaggio a Rio de Janeiro, si parlano come vecchi amici. In quest'occasione, la regina tocca il viso del vampiro, mentre Alucard afferma che ella sia sempre la stessa "donna grintosa" che aveva conosciuto anni prima, sostenendo inoltre che il tempo l'abbia resa solo più bella. Questa è una delle poche volte in cui Alucard esprime apertamente affetto nei confronti di qualcuno.
Alexander Anderson[]
Tra Alucard e Anderson si sviluppa fin dal loro primo incontro un'intensa rivalità e una forte competitività, anche per via della notevole somiglianza del loro carattere e della loro natura, sebbene siano allo stesso tempo diametralmente opposti. In riferimento a tale concezione, Anderson è spesso definito un "mostro di Dio", mentre Alucard un "mostro che rifiuta Dio".
Man mano che la serie va avanti, il rapporto tra i due si fa più stretto, e sembra quasi che battersi diventi una delle loro ragioni di vita. Quando Anderson, durante la battaglia di Londra, si conficca nel cuore il chiodo di Elena rifiutando la sua umanità, Alucard si infuria con lui, mentre a seguito della sconfitta del prete, il vampiro si mette addirittura a piangere, notando quanto loro due siano simili. Alla morte di Anderson, poi, Alucard recita persino un "Amen", in segno del rispetto che provava verso il suo rivale.
Il Maggiore[]
I due non hanno molte interazioni dirette nel corso dells storia, tuttavia è possibile riscontrare un forte odio tra di loro. Come spiegherà il Maggiore nell'ultimo volume, la radice del suo odio nei confronti di Alucard è il fatto che il vampiro, sebbene sia un mostro, si presenta sotto mentite spoglie da essere umano.
Storia[]
Antefatti[]
Nacque a Sighișoara, in Romania, il 2 novembre del 1431, con il nome di Vlad III. Ancora bambino, venne ceduto come schiavo agli Ottomani (all'epoca era d'uso scambiare i figli dei nobili per mantenere la pace tra i Turchi e i regni cristiani) e fu fatto uso di violenza carnale da un alto dignitario dell'Impero Ottomano, forse il sultano stesso. Riuscì a superare questi momenti difficili riponendo la sua fiducia in Dio: quando veniva stuprato, infatti, era solito stringere in mano una croce d'argento.
Divenuto il vovoida di Valacchia, si lanciò in una feroce campagna contro i turchi, e per via di numerose atrocità compiute contro di essi venne soprannominato "Vlad l'Impalatore". Lo animava una forte fede in Dio che sfociava nel fanatismo: era sua credenza che, se lui e i suoi uomini avessero combattuto e ucciso con sufficiente impegno, Dio in persona sarebbe giunto sulla Terra per sostenerli. Alla fine, però, il suo esercito venne sconfitto e lui fu catturato dai suoi nemici. Poco prima di venire giustiziato, Vlad bevve del sangue da un campo di battaglia, diventando un vampiro autentico e rinnegando Dio in favore delle tenebre.
Secoli dopo, nel 1897, si verificarono gli eventi narrati nel libro "Dracula" di Bram Stoker. Il vampiro si scontrò con un gruppo di coraggiosi uomini formato da Abraham Van Helsing, Arthur Holmwood, Quincey Morris e Jack Seward (nella versione di Hellsing, Jonathan Harker è stato escluso dalla storia). Dracula venne sconfitto e tutti i suoi servitori furono uccisi. Venne persino sottomesso da Van Helsing, e divenne un servitore del suo casato.
Anni dopo, gli venne dato il nome di "Alucard" da Arthur Hellsing, discendente (figlio o nipote) di Abraham. Nel 1944 Alucard, insieme a un giovane Walter C. Dornez, fu inviato in missione a Varsavia, in Polonia, per fermare il programma di produzione di vampiri artificiali del gruppo nazista Millennium. Nonostante l'incarico venne portato a termine, i principali fautori del progetto fuggirono.
Due decenni più tardi, nel 1969, Alucard fu intrappolato in una prigione sotterranea della dimora degli Hellsing. Stando alle parole di Sir Hugh Irons, sembra che il vampiro fosse considerato "un farmaco troppo potente".